Colmar è forse la località più nota quando si nomina l’Alsazia, noi abbiamo dedicato parte della seconda giornata, 29 Dicembre, alla visita di questa città.
Abbiamo parcheggiato la nostra auto intorno alle 10 del mattino al parcheggio “vielle ville” (su consiglio della proprietarià dell’appartamento affittato in quanto permette tempi di sosta più lunghi e prezzi non eccessivi , abbiamo speso 5,20€ per 6 ore), il parcheggio è molto grande, adiacente la zona pedonale e a quell’ora quasi vuoto. Consiglio di verificare per chi si recherà, in futuro, sopratutto nel periodo prenatalizio in quanto ci era stato segnalato che la permanenza massima fosse di 4 ore.
La città è già viva, le casette dei mercatini di natale sono già aperte, si avvertono i profumi delle spezie mescolati all’aria fredda che si respira. I bimbi chiedono una seconda colazione passando dinnanzi ad un panificio, del resto le vetrine sono così belle che invogliano anche noi! Bretzel, croissant beurreé e stelle glassate alla cannella sono le prime spese della giornata. Pranzeremo tardi e con i bimbi uno spuntino in tasca fa sempre comodo!
A Colmar i mercatini di natale sono cinque, ben segnalati sia sulla mappa che con frecce e cartelli, anzi stelline. Vi segnalo il sito ufficiale che potete consultare e li elenco di seguito
- Place des dominicains in piazza della chiesa
- Place de l’ancienne Douane nel cuore della città vecchia
- Place Jeanne d’Arc
- Les marché noel des enfants nel quartiere della petite venise
- Le Marché intérieur
Noi li abbiamo visti tutti soffermandoci tra le varie bancarelle. In più punti ci sono diverse giostre per bambini a partire dalla piccola ruota panoramica, un trenino camioncino, il classico carosello, un percorso con cavalli da corsa e delle navicelle attaccate al’albero natalizio in fianco alla cattedrale.. il divertimento non manca proprio per i bambini!
La preferita è stata la piccola ruota panoramica, i giri non finivano mai e i bimbi erano entusiasti. Il vin chaud e il jus de pommes sono stati d’obbligo per riscaldarci.
Il quartiere più caratteristico è la Petite Venice dove le case a graticcio si affacciano sui canali percorsi da piccole barchette. Vicino si trova anche il mercato coperto dove sono in vendita generi alimentari e si può consumare un pasto veloce. Ciò che più ha divertito i bambini erano dei piccoli cerchi dorati raffiguranti la statua della libertà con delle frecce incastonate tra i san pietrini che indicavano un percorso da seguire.. indovinate un po? nessuno era più stanco e ci siamo messi a seguire le frecce che ci hanno portato, fuori dalla zona pedonale, alla statua di Bartholdi
Arrivati alla statua che si trova nel parco abbiamo convinto i bimbi ad andare verso il ristorante, fortunatamente avevamo prenotato, tanti locali indicavano il cartello “completo” sulle porte!
Su consiglio abbiamo pranzo alla winstub Petite Venice dove era possibile scegliere un menù che presentava quattro scelte per tipo (antipasto, piatto principale e dolce, oppure piatto principale da abbinare ad uno dei due soltanto). Per i bimbi immancabile menù che prevedeva wurstel e patate pasticciate.. I piatti erano molto abbondanti, noi abbiamo scelto zuppa del giorno servita in un barattolo, per me una supreme di pollo con crema ai funghi che hanno mangiato i bimbi (visto che non erano entusiasti delle patate non fritte dei loro piatti) accompagnata da degli spatzle bianchi; mio marito ha scelto invece lo stinco. Un solo dolce per il bimbo più goloso
Per cena noi grandi abbiamo saltato il pasto!
Raggiungiamo l’auto con una bella passeggiata e qualche giro sulle giostre ancora. Decidiamo di raggiungere Riquewihr, molto più piccolo ma sempre affascinante, stradine che si incrociano, mercatini nelle corti , luminarie accese e decorazioni alla finestre. In più una splendida sorpresa per tutti, all’uscita da un negozio scende una neve copiosa che in pochi minuti ricopre i nostri cappelli e giubbini. Una magia sia per i bimbi che anche per me che non nascondo amo tantissimo la neve ed in questo caso ha reso il tutto ancora più da favola!
Questi paesini sono molto belli sia di giorno che di sera, senza dubbio il buio con le sfarzose decorazioni ha un fascino ammaliante. Il Natale è molto sentito.
La neve si trasforma poi in acqua lungo la strada, stasera siamo ancora più contenti di essere in appartamento piuttosto che in hotel. Anche durante la notte sentiamo il rumore della pioggia cadere sul tetto.
(Passo direttamente all’ultima giornata, 31 dicembre e lascio a Strasburgo un post a parte.)
Per le 9:30 facciamo il check out, sosta nella vicina panetteria dove prendiamo diversi bretzel da portare a casa, aspettando rigorosamente in fila indiana il nostro turno vista la discreta coda comunque scorrevole, e ci dirigiamo al castello medievale di Haut-Kœnigsbourg che si trova sulla cima di un monte nei pressi di Salesat. L’aria è fredda ed il panorama che si osserva sia dalla collina che dall’alto del castello è molto bello. La giornata è nuvolosa ma tuttavia riusciamo ad apprezzarne la bellezza. L’interno del castello è ben curato e sono presenti diversi arredi. E’ disponibile anche l’audioguida.
Terminata la visita del castello la nostra ultima tappa è il villaggio di Ribeauvillè, i mercatini di Natale sono terminati ma brulica di persone, seguiamo la via principale tra negozi , ristoranti e case a graticcio. Al primo colpo troviamo un tavolo per pranzo, l’ultimo disponibile nel ristorante scelto che serviva anche le tarte flambeè , erano le 12:20 circa. I tempi di attesa sono stati lunghi ma un paio di ore dopo eravamo fuori! Ancora due passi e ci siamo messi in auto direzione casa.
L’alsazia ci è piaciuta molto, a me è rimasta la curiosità di visitarla nel periodo estivo con tutti i fiori che di sicuro adornano le case e con le vigne al loro splendore che costeggiano la famosa route de vins che in parte abbiamo percorso.